Mutui e rilancio dell’immobiliare
10/07/2012
Abbiamo parlato negli articoli precedenti di Mutui e Ristrutturazioni, due facce della stessa medaglia, quella immobiliare. Vogliamo dare un aggiornamento sulla situazione dei mutui che termina con una pillola positiva, per poi dare spazio ad una iniziativa che offre un segnale incoraggiante al mercato immobiliare.
l’Osservatorio sul Credito al Dettaglio di Assofin, Crif e Prometeia ci fornisce ulteriori indicazioni sul versante Mutui, sempre più caldo. Nel primo trimestre 2012, infatti, l’erogazione di mutui immobiliari finalizzati all’acquisto di abitazioni fanno registrare un calo del 47%.
E’ interessante notare quale tipologia di mutui ha subito una flessione più consistente, che sono rappresentati dai Mutui per ristrutturazione, liquidità, surroga, sostituzione e consolidamento del debito. Dopo aver subito una flessione del -24,9% nel 2011, i primi tre mesi del 2012 registrano un crollo delle erogazioni pari a -80% rispetto il medesimo periodo del 2011.
Una notizia rassicurante proviene dal rischio di credito che rimane pressoché stabile. Lo studio prosegue con la sua analisi, confutando che il tasso di default del mercato del credito alle famiglie, ovvero l’indice di rischio del credito rappresentato dalle nuove sofferenze e ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione, agglomerando la totalità dei debiti (mutui e credito al consumo) seguendo il cammino di stabilizzazione del 2011, si attesta al 2,1% a fine marzo 2012.
Il percorso della riqualificazione edilizia è il sentiero tracciato dal Governo Monti per dare nuovo impulso al mercato immobiliare, grazie agli sgravi fiscali. Il messaggio è stato recepito con prontezza dal presidente dell’ANCE (associazione nazionale costruttori edili) Paolo Buzzetti, e dal CEO di Intesa Sanpaolo, Enrico Tommaso Cucchiani.
L’accordo prevede lo stanziamento di 2 Mld di euro a favore delle imprese ANCE, con il molteplice obiettivo di sviluppare nuove iniziative immobiliari che strizzano l’occhio alla valorizzazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, agevolare le imprese di costruzioni nella gestione delle unità abitative invendute, nella gestione dell’indebitamento a breve termine, nel finanziamento di nuovi cantieri, nell’anticipo del circolante su opere eseguite per conto di terzi.
Un altro obiettivo che tende a raggiungere l’accordo è quello di approfondire la valutazione del progetto tra banca ed impresa, costituendo un tavolo congiunto che miri ad incanalare lo sforzo imprenditoriale ed monetario verso obbiettivi economici e temporali ben definiti.
Tra gli altri obiettivi previsti dall’accordo, vera e propria novità, anche la valorizzazione delle specificità dei singoli territori tramite l’organizzazione congiunta di convegni e incontri, il coinvolgimento delle strutture locali e l’individuazione di “referenti territoriali per l’attuazione” dell’accordo.
“L’Accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta un grande risultato soprattutto perché in questo periodo di grave crisi per il settore è importante garantire alle imprese sane il sostegno finanziario adeguato” – dichiara il presidente dell’associazione costruttori Paolo Buzzetti. “La firma di oggi dimostra che con un lavoro congiunto banche e imprese si possono individuare strumenti finanziari che meglio rispondono alle esigenze delle aziende di costruzione per aiutarle a uscire dalla crisi. Ripristinare il circuito del credito – conclude Buzzetti – è, infatti, un passo fondamentale per la ripresa del settore e del paese.”
“Con questo nuovo accordo il nostro Gruppo – spiega il Ceo di Intesa Sanpaolo Enrico Tommaso Cucchiani – conferma la volontà concreta di essere al fianco delle imprese per accompagnarle nei processi necessari a traghettare il sistema imprenditoriale italiano oltre la crisi e guardare al futuro . L’intesa con Ance si inserisce in un contesto di iniziative che Intesa Sanpaolo sta portando avanti nei diversi comparti economici, con l’obiettivo prioritario di assicurare il credito al sistema produttivo stimolandone al contempo lo sviluppo nelle attività necessarie per la ripresa, in particolare l’internazionalizzazione, l’innovazione, la crescita dimensionale. Il settore dell’edilizia, in questa fase fortemente colpito, è prioritario per riattivare i meccanismi della crescita.”
E’ un percorso sicuramente nuovo, perché si tratta non più semplicemente di finanziare un progetto a fronte di determinate garanzie, ma piuttosto di una partecipazione attiva e condivisa del progetto tra l’imprenditore e il finanziatore.