Famiglie in affitto, aumenta il disagio

12/10/2012
Famiglie in affitto, aumenta il disagio

Il 50% delle famiglie che in Italia vivono in affitto, è in difficoltà con il pagamento del canone, che in media costa 350 euro per 70 mq e incide sul reddito per una quota superiore al 40%. Il disagio aumenta nelle grandi città, dove il prezzo sale a 650 euro mese.

Lo rivela un’indagine elaborata da Nomisma. I dati forniti dalla società di studi economici di Bologna rivelano un quadro di sofferenza. Per 5 milioni di nuclei in affitto, di cui 1 milione circa in alloggi popolari e sotto la soglia dei 10.500 euro al mese, il canone risulta sovente troppo oneroso per riuscire a vivere in serenità.

Ad analizzare il disagio è anche l’Istat. «La lunga crisi ha peggiorato una situazione già difficile. Dal 2008 a oggi è diminuito il reddito disponibile e la propensione al risparmio delle famiglie, e soprattutto rispetto al periodo precedente, è aumentata la diseguaglianza dei redditi.».

In Europa le statistiche sulle abitazioni residenziali vedono il 64% di unità abitate di proprietà, il 20% in affitto privato e il 15% in affitto sociale.  In Italia la situazione è ben diversa, con il 70% di case di proprietà, il 23% in affitto privato e il 6% in affitto sociale.

La distribuzione è ancora più sbilanciata a favore della proprietà se confrontata con i principali Stati europei: la Francia vede il 55% di case abitate di proprietà, il 28% in affitto privato e il 17% in affitto sociale, in Germania le percentuali sono rispettivamente del 43%, del 27% e del 30%. Più simile la situazione italiana a quella del Regno Unito, anche se qui l’affitto sociale ha un peso molto maggiore, con il 21% contro il 69% delle unità abitate di proprietà e il 10% in affitto privato. Fonte: www.casa24.ilsole24ore.com.