Il nuovo filone immobiliare del microliving è in arrivo anche in Italia
05/03/2018
In varie parti d’Europa sta crescendo già da tempo il mercato immobiliare del microliving, che vede protagoniste le abitazioni che non superano i 40 metri quadri di superficie lorda di pavimento. Anche in Italia è in aumento la richiesta di spazi sempre più ristretti, specialmente nelle grandi città.
La vendita e la locazione di monolocali, bilocali e loft è in crescita: queste infatti sono le soluzioni più adatte allo stile di vita dei giovani d’oggi, spesso single, con stipendi bassi e lavori precari. Risultano sempre più ricercate le soluzioni abitative di pochi metri quadrati, ma dotati di ogni accortezza in termini di comfort. Quello che serve il più delle volte è solo un punto d’appoggio per chi trascorre molto tempo fuori casa per lavoro o per studio, e non ha certo l’esigenza di grandi spazi da abitare; occorrono piuttosto spazi piccoli ma funzionali.
Il cambiamento della richiesta immobiliare è un indicatore forte del mutamento profondo dello stile di vita a cui stiamo assistendo negli ultimi anni: sono pochi i giovani con una casa di proprietà, la maggioranza cerca un affitto e, dato che la casa è sempre più piccola ed essenziale, molti fanno a meno di alcuni elementi dell’arredamento tradizionalmente ritenuti indispensabili.
L’arredamento in questi immobili è minimo, studiato al millimetro, per trovare soluzioni adatte a sfruttare spazio sia in orizzontale sia in verticale. Dato che ricavare zone distinte in un micro appartamento di 30-40 metri quadri è una sfida quasi impossibile, spesso sono presenti soppalchi e ambienti notte open.
La mancanza di spazio porta a fare delle rinunce; così si dice addio ai comodini, alla tavola da pranzo, alla libreria e talvolta addirittura al letto. Infatti molti dormono sul divano, che diventa vero punto centrale della casa e sul quale è possibile anche mangiare o lavorare al computer.
Varie città italiane stanno progettando strutture di microliving, in primis Milano e le sedi di importanti facoltà universitarie. In Europa invece già molti investitori hanno puntato sul mercato dei micro-appartamenti; in Germania il governo ha approvato un piano di supporto per la realizzazione di edifici di questo tipo e ha investito circa 120 milioni di euro negli ultimi due anni.
Ad oggi i micro-appartamenti tedeschi sono più di 250 mila; Berlino, Francoforte e Amburgo sono le città in cui questo mercato si sta sviluppando in fretta. Si tratta di strutture ben organizzate, in cui sono spesso previsti spazi in comune, ad esempio la cucina, le sale in cui lavorare o la zona lavanderia all’interno degli edifici stessi.
Il nuovo filone immobiliare del microliving è vantaggioso per chi cerca un affitto nel centro urbano a costi accessibili, senza rinunciare a design e comodità.
Anche se siamo ancora lontani dai numeri rilevati in altre parti d’Europa, puntare sull’acquisto di mini-appartamenti centralissimi da affittare potrà rivelarsi nei prossimi anni una forma di investimento vincente anche nel nostro Paese.