Studio in casa: come arredarlo per favorire la concentrazione?

24/01/2022
Studio in casa: come arredarlo per favorire la concentrazione?

Piacevole, funzionale e ben strutturato: ecco le caratteristiche dello studio ideale. Scopri con Casain24ore i trucchi per arredarlo al meglio!

La pandemia ci ha rivoluzionato la vita, l’ha messa in pausa giusto per qualche tempo e poi l’ha fatta ripartire, anche se un po’ a tratti. Inutile dire che sono cambiate tante cose: sono cambiate le persone così come le necessità e le abitudini, anche in fatto di case.

Tantissime famiglie italiane hanno infatti realizzato di aver bisogno di un’abitazione più grande, con una stanza in più che permettesse ad ogni suo componente di disporre dello spazio necessario per continuare a studiare o lavorare, anche a distanza.

Nell’articolo di oggi parliamo proprio di questo: vediamo allora come arredare al meglio questa zona della casa per massimizzare la concentrazione.

Uno studio che stimola concentrazione e produttività

I mesi di lockdown ci hanno costretto a reinventare gli spazi: in una sola giornata il salotto si trasformava velocemente in palestra, poi in studio e infine in zona relax.

Conciliare la vita lavorativa con la quotidianità di casa non è semplice, a volte è addirittura impossibile.

Lo studio o la stanza in più da dedicare alla DAD o allo smart working oggi diventa quindi una prerogativa per gli italiani, ma per svolgere al meglio la sua funzione deve essere organizzato e arredato nella maniera corretta.

Prima di tutto l’home office, per poter funzionare davvero, dovrà essere piacevole, funzionale e soprattutto ben strutturato.

Attenzione quindi a non trasformare questa stanza in una sorta di ripostiglio: lo spazio dovrà essere dedicato esclusivamente allo studio o al lavoro, evitando così qualsiasi tipo di distrazione.

Lo studio ideale dovrà infatti disporre di un piano di lavoro profondo almeno 60 centimetri, possibilmente collocato nei pressi di una finestra per utilizzare al massimo questa preziosa fonte di luce naturale.

Inoltre è essenziale avere a disposizione la seduta giusta, con schienale inclinabile e braccioli che consente di assumere una postura corretta favorendo la concentrazione.

Non possono poi mancare cassettiere, librerie e scaffali in cui sistemare documenti, libri e tutto il necessario per studiare e lavorare pur mantenendo l’ambiente ordinato.

Importanti anche i colori delle pareti che hanno un effetto diretto sul nostro benessere mentale: sono da prediligere i colori neutri, chiari o quelli pastello che non affaticano la vista e favoriscono la produttività.

 

Un consiglio extra: la tecnica del pomodoro

Ma spesso l’ambiente giusto non basta, serve anche il metodo giusto, che ti porti ad essere più concentrato e produttivo possibile.

Ad esempio, conosci la tecnica del pomodoro?

Si tratta di un metodo di gestione del tempo ideato alla fine degli anni ’80 che deve il suo nome a quei timer a forma di pomodoro spesso utilizzati in cucina per tenere sott’occhio i tempi di cottura.

In pratica consiste nel definire quelle che sono le attività da svolgere per poi portarle a termine in 25 minuti, seguiti da 5 minuti di pausa fino alla conclusione di tutte le task.

In questo modo si riducono le distrazioni, le interruzioni e, soprattutto, l’impulso di svolgere diversi compiti allo stesso tempo.

 

Insomma, qualsiasi sia lo spazio a disposizione, l’importante è che si tratti di un ambiente uniforme e ben organizzato, in grado di favorire la concentrazione e la produttività, senza distrazioni.

 

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A presto!